Il fiore del peccato

 

Il rapimento di Psiche. William Adolphe Bouguereau, 1895

Velata la fiamma,
tiepida e incerta
parla di luoghi
di tenera effusione,
dove l’occhio riposa
eppur vede e respira.
 
Racconta di pitture
e di cornici d’oro,
di morbidi velluti
di mutevole carezza.
 
Nottetempo ti chiamai
tra incanti e miraggi,
come vampa infernale
ardevi nel costato.
 
Si spense la fiamma
sotto il vento dell’oblio,
il tatuaggio di un fiore
lasciò per sempre
sul mio cuore.

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